Il propoli: curarsi naturalmente!

Una protezione per l'alveare... e per il nostro corpo!


Le api, animali noti per la loro operosità, vengono ricordate soprattutto per il loro prodotto principale, il miele. Ma esse non si limitano soltanto a questo: andiamo a scoprire un alimento benefico per il nostro corpo: il propoli.


Che cos'è?


La propoli è utilizzata come materiale da costruzione dalle api. Esse infatti raccolgono questa sostanza resinosa dai germogli e dalle cortecce di alcuni alberi. 

Tra i generi vegetali più produttivi da questo punto di vista, vengono annoverati i pioppi, i salici, le betulle, gli ontani, il nocciolo, le querce e poi ippocastani frassini, pini... Insomma alberi che emettono resine.

Una volta trasportata all'alveare, tale resina, attraverso l'azione di alcuni enzimi, viene trasformata in propoli ed è pronta per essere utilizzata. L'impiego principale di questa sostanza è il rivestimento delle celle interne all'alveare e la copertura di fessure che permetterebbero l'ingresso di corpi estranei. In alcune occasioni viene utilizzata nell'alveare anche per "mummificare" i nemici, tarme della cera o lucertole non sfuggono al trattamento.

Un vero e proprio sistema di protezione! Proprio per questo Aristotele gli affibbiò il nome di propoli: dal greco pro polis, significa davanti (ossia a difesa) della città, in questo caso l'alveare.


A che cosa serve?


È molto probabile che, presso gli Egizi, la propoli fosse una delle sostanze usate per la mummificazione (la "resina" che viene citata nelle fonti storiche). Più tardi in Europa è stata utilizzata come vernice per strumenti musicali dai maestri liutai, il più famoso dei quali è Antonio Stradivari. 

Ai giorni d'oggi viene utilizzata in apiterapia, come pure nella produzione di caramelle o in soluzione alcolica contro il mal di gola e le infezioni orali. 

Inoltre esistono prodotti a base di propoli ammessi in agricoltura come fungicidi biologici per la difesa delle colture. 

Nella pratica la propoli viene direttamente raschiata dall'alveare oppure raccolta attraverso tecniche più complesse.

Andiamo dunque a conoscere i suoi effetti benefici:

Antisettico: contenimento in modo naturale di vermi, batteri e di funghi, accentuazione delle auto-difese delle piante, riduzione della formazione delle gommosi fisiologiche delle drupacee.

Protettivo: formazione di una pellicola cerosa idrorepellente di difesa sulla superficie dei frutti che ostacola lo sviluppo dei patogeni

Cicatrizzante: rapido asciugamento e cicatrizzazione delle ferite provocate da tagli di potatura, eventi climatici, (grandine, vento, ecc.), punture di insetti.

Attrattivo per le api: la caratteristica profumazione attrae gli insetti impollinanti favorendo una naturale fecondazione del fiore (la presenza di boro favorisce l'allungamento del budello pollinico).




Un prodotto naturale!


E' incredibile come le api, insetti fondamentali per il nostro ecosistema in quanto rivestono la funzione di indicatori della qualità dell'ambiente, riescano, partendo da una sostanza resinosa che di per sé non avrebbe alcun utilizzo, a creare un prodotto dotato di numerose proprietà e soprattutto naturale. Ecco come la medicina può essere trovata nella natura che ci circonda!


Commenti

  1. Grazie per le informazioni che ci dai, sono poche le persone che sanno cosa fanno le api per il nostro benessere. Ottima iniziativa.

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Agronomo - Apicoltore - Curioso