Ricetta per una crema a base di cera d'api

Crema a base di cera d’api 
E accenni di cosmetica

La cosmetica al giorno d’oggi

Secondo il Ministero della Salute per prodotti cosmetici si intendono “le sostanze e le preparazioni, diverse dai medicinali, destinate ad essere applicate sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo, esclusivo o prevalente, di pulirli, profumarli, modificarne l'aspetto, correggere gli odori corporei, proteggerli o mantenerli in buono stato”.

LIPIDI O GRASSI

Con il termine generico di LIPIDI si intendono tutte quelle sostanze organiche non solubili in acqua, con funzione prevalente di veicoli e solventi per altre sostanze con caratteristiche lipofile e di emollienti per la cute. Possono essere di origine petrolchimica, vegetale, animale o sintetica

 LIPIDI VEGETALI

Vengono classificati in base alla loro consistenza in OLI (liquidi), BURRI (solidi) o CERE

CERE

le CERE in senso stretto sono miscele di acidi grassi esterificati con alcoli, dispongono catene di carbonio decisamente più lunghe rispetto a quelle degli oli o dei grassi. Una cera si differenzia da un grasso a consistenza simile perché essa può essere in primis un monoestere di alcoli ad alto peso molecolare (a lunga catena) con acidi grassi, oppure di glicole etilenico con due acidi grassi.
I grassi, o lipidi, sono invece esteri della glicerina con tre acidi grassi.

Esempi di cera naturale possono essere:

·         CERA D’API (Cera alba),

·         CERA CANDELILLA (Candelilla cera, ricavata dai rami di Euphorbia cerifera),

·         CERA CARNAUBA (Cera carnauba, estratta dalle foglie della palma carnauba)

·  OLIO DI JOJOBA (Simmondsia chinensis oil, l’unica cera liquida naturale, chiamata erroneamente olio)

EMULSIONANTI

L’emulsionante è quella sostanza che permette a due liquidi immiscibili (come l’acqua e l’olio) di potersi mescolare in modo stabile.

Ma che cos’è una crema?

Quando parliamo di creme in realtà parliamo di emulsioni, cioè delle miscele omogenee costituite da due parti, dette fasi, non miscibili tra loro. Ad esempio, considerando olio e acqua, se si agita vigorosamente l’olio nell’acqua, il primo forma delle goccioline che si disperdono nella fase acquosa, lasciando a riposo, lentamente le due parti si separano di nuovo.

Aggiungendo una sostanza chiamata emulsionante, la dispersione rimane stabile nel tempo ed è proprio questa la base per la preparazione delle creme:

Fase acquosa + emulsionante + fase grassa

Con le attrezzature casalinghe non si ha la possibilità di ottenere emulsioni “perfette”, ma chiudendo un occhio sull’aspetto e sulla sensazione cutanea immediata, si riescono comunque a ottenere creme di ottima qualità.

Nel caso specifico in esame realizzeremo un’emulsione definita A/O, cioè “acqua in olio”, in cui la parte preponderante è rappresentata dalla fase oleosa. n Per questo motivo va utilizzata in piccole quantità rispetto alle creme tradizionali, poiché l’effetto idratante è molto marcato e concentrato.

RICETTA

La base per realizzare un’emulsione è la seguente:

·         50 ml di olio vegetale

·         20 g di cera d’api

·         20 ml di acqua (o meglio se è un idrolato)

·         Fino a 10 gocce di olio essenziale a scelta

Possiamo sbizzarrirci nella scelta dell’olio vegetale, Olio di oliva, Olio di mandorle dolci, Olio di girasole, ecc. Occorre poi molta cautela nello scegliere l’olio essenziale corretto, considerando il loro potere allergizzante e la presenza in alcuni tipi di sostanze fotosensibilizzanti (furocumarine), come per esempio il bergamotto, il finocchio, ecc.

CHE COSA OCCORRE PER PREPARARE UNA CREMA?

·         1 bilancia elettronica

·         1 agitatore/sbattitore elettrico

·         1 pentolino per sciogliere la cera d’api nell’olio, meglio se abbastanza stretto in modo che l’agitatore rimanga bene immerso per non inglobare aria

·         1 pentolino capiente dove adagiare il primo pentolino per il bagnomaria

·         1 cucchiaio o spatola per mescolare l’olio e poi la crema

·         1 piccolo recipiente per scaldare l’acqua

·         1 termometro che raggiunga i 100°C per controllare la temperatura dell’acqua

·         1 recipiente capiente per contenere l’acqua di raffreddamento

·         1 barattolino di vetro o plastica con coperchio

PREPARAZIONE

Si fonde a bagnomaria la cera d’api nell’olio. Separatamente si scalda l’acqua a 70°C circa, facendo attenzione a non farla evaporare (è bene essere rapidi e pesare qualche grammo in più per avere poi più “lasco”). Si unisce l’acqua a caldo alla fase grassa mescolando e, dopo aver immerso l’agitatore, si frulla a media velocità per qualche secondo, fino a ottenere un composto omogeneo. Si continua a mescolare lentamente con un cucchiaio o spatola, raffreddando l’emulsione in un bagno di acqua fredda. n Si conserva in un vasetto di vetro o eventualmente in plastica con coperchio.

CONSERVAZIONE

Oltre a sfruttare le proprietà terapeutiche degli oli essenziali, questi ci permettono di prolungare il periodo di conservazione della nostra crema, poiché contengono naturalmente sostanze antibatteriche e antiossidanti. Di norma è preferibile utilizzarla comunque nell’arco di 1 mese, se mantenuta a temperatura ambiente, 2- 3 mesi se conservata in frigorifero. Per una maggiore sicurezza si può annotare la data di confezionamento sul barattolino.

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Agronomo - Apicoltore - Curioso