Il nomadismo ed il miele delle nostre terre.

 

IL GIARDINO DEI SEMPLICI
SAPORI SELVAGGI


CHI SIAMO

 La nostra azienda agricola ha sede nei dintorni di Cuneo, nello specifico in frazione San Pietro del Gallo; l’attività di apicoltura che pratichiamo è una realtà che si sta consolidando nel tempo, crescendo a poco a poco grazie alla passione di un “Vecchio e un Bambino”, ovvero la mia e quella di mio nonno. Il tutto è iniziato circa sei anni fa con le prime arnie e dopo numerosi errori e correzioni siamo ancora qui che ci proviamo.

 Accanto alle api, che stanno occupando sempre di più i nostri pensieri, coltiviamo ortaggi e gestiamo dei castagneti, che fungono al tempo stesso da postazione per gli apiari.

 Negli anni, con l’incremento della produzione, abbiamo deciso di razionalizzare le operazioni successive alle attività in apiario e quindi è stato realizzato un laboratorio ad hoc all’interno del capannone aziendale, rispondente alle norme igieniche previste.

IL NOMADISMO

 Si tratta di una pratica comune tra gli allevatori in generale: occorre inseguire le primavere per continuare a trovare il cibo!

 Probabilmente molti non sanno che gli apicoltori, per ottenere varie tipologie uniflorali di miele, possono avere la necessità di praticare una transumanza delle famiglie, spostarle dove c’è nettare. Da alcuni anni spostiamo pure noi, ma preferiamo un “nomadismo di breve raggio” portando le nostre api nelle varie vallate limitrofe, in luoghi ancora selvaggi.

 Fare nomadismo, nel concreto, significa partire in piena notte, chiudere le casette e caricarle sul furgone. Lo facciamo di notte, perché è l’unico momento in cui praticamente tutta la popolazione della famiglia è all’interno dell’arnia; durante il giorno infatti molte sono al lavoro a bottinare fiori. La preparazione necessita di alcuni utili accorgimenti (a forza di fare errori qualcosa si impara): il giorno prima dello spostamento piazziamo sempre un melario vuoto per preparare ciascuna famiglia al nuovo raccolto, evitare la sovrapposizione di mieli e soprattutto dare spazio ad un gran numero di api.

Arrivati sulla nuova postazione, scarichiamo le casse e le apriamo una ad una. Successivamente, le api usciranno e inizieranno con i voli di orientamento, grazie al quale mapperanno il nuovo territorio e sapranno far rientro nella loro casa senza disorientarsi.

 Per praticare un mestiere del genere è essenziale conoscere bene il territorio; dobbiamo sapere dove e quando trovare le principali fioriture, come posizionare al meglio gli apiari, al riparo dal vento e in grado di cogliere i primi raggi dell’alba e studiare attentamente le previsioni meteorologiche. È inoltre richiesta una certa adattabilità per poter lavorare nelle ore più buie e un bel po’ di pazienza per poter trovare sempre i terreni adatti. Per produrre mieli puri ed incontaminati, occorre posizionare gli apiari lontani da centri industriali, centri abitati e da aree agricole sfruttate intensamente.

In definitiva l’apicoltore, come il contadino in generale, deve essere un buon osservatore dei fenomeni naturali, solo in questo modo si può imparare e operare al meglio.

 


IL MIELE DELLE NOSTRE TERRE

Riporto qui di seguito le principali varietà di miele prodotti, la disponibilità varia di anno in anno.

TARASSACO: il fiore è conosciuto dalla maggioranza come “dente di leone” o erroneamente come “girasole”, dal fiore del tarassaco si ottiene un miele caratterizzato da una cristallizzazione rapidissima e molto fine (Nell'altro capitolo, La cristallizzazione del miele troverai le risposte ai tuoi dubbi a riguardo).
 E’ il primo miele dell’anno, lo si produce in ambienti di pianura, dove le temperature salgono già ad inizio marzo e permettono l’emissione di nettare e il volo delle api. Proprio perchè è una fioritura precoce, è necessario avere le famiglie forti già all’inizio della primavera, cosa non sempre scontata.

Il miele di Tarassaco è ricordato per la sua rapida e fine cristallizzazione che conferiscono una sensazione di freschezza e cremosità all’assaggio. Ha un colore beige o giallo ed un sapore balsamico, che permane in gola.

CASTAGNO: è la varietà di miele preponderante sul nostro territorio, per il fatto che siamo circondati da vallate vocate alla castanicoltura; i nostri apiari per la produzione di miele di castagno si concentrano nell’areale di Bernezzo, anche se quest’anno abbiamo fatto una prova producendone un lotto in valle Stura.

Il miele di castagno alla vista appare di colorazione scura con riflessi tendenti al rossiccio; il sapore è intenso, tendente all’amarognolo e permane stabilmente in bocca. E’ uno di quei mieli che rimane liquido per un lungo periodo, grazie all’alta concentrazione di fruttosio che ne ritarda la cristallizzazione

 

MILLEFIORI DI MONTAGNA: varietà prettamente estiva, prodotto tra giugno e luglio, fa parte di tutti quei mieli che non sono monofloreali. Ovviamente non esiste un solo tipo di millefiori, perché in base al territorio e alle altitudini se ne trovano di diverse tipologie e cambiano in base alle fioriture; il nostro millefiori di montagna lo produciamo sopra ai 1000 metri, in valle Vermenagna, nel vallone della Valletta.

A seconda delle annate può variare colorazione dal giallo aranciato, fino ad arrivare a colorazioni più tendenti al bianco, se è presente in abbondanza nettare di rododendro. Questo miele tende a cristallizzare nel breve periodo, avrà perciò una pasta gialla chiara composta da cristalli grossolani che daranno un senso di “vetrosità” in bocca. Il sapore si può definire delicato proprio grazie alle note di mitigazione del gusto fornite dal nettare di rododendro.

ACACIA: il miele più richiesto e probabilmente il più conosciuto; è molto apprezzato perché grazie alla sua naturale ed elevata concentrazione di fruttosio ha una scarsa tendenza a cristallizzare e quindi rimane liquido a lungo. La produzione negli ultimi anni, su tutto il territorio italiano, è diventata decisamente ridotta, anzi, aleatoria a causa di eventi meteorologici estremi nei mesi della fioritura che azzerano la secrezione di nettare. Per questo motivo gran parte del miele di acacia commercializzato sui banchi della GDO proviene da Est Europa, Cina, oppure Argentina.

E’ uno dei mieli più chiari in assoluto, va dal trasparente o quasi incolore, fino al giallo chiaro o un tendente al paglierino. Ha un sapore molto delicato e dolce, poco persistente in bocca; rievoca note floreali o vanigliate ed è il miele più apprezzato dai bambini. E’ il dolcificante naturale per eccellenza, perfetto da usare in sostituzione allo zucchero perchè non altera il gusto e gli aromi.


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Agronomo - Apicoltore - Curioso